Caro lettore, Cara lettrice
in un momento particolare come questo, crediamo sia importante iniziare a progettare un nuovo futuro. Per aiutarti a scegliere le soluzioni migliori abbiamo deciso d’iniziare un percorso d’informazione previdenziale.
Di certo affidarti solo al Sistema Previdenziale pubblico non può più essere considerata una scelta ottimale.
Cosa fare?
Sono solo alcune tra le tante domande a cui ci piacerebbe fornirti le risposte!
Ma procediamo con metodo.
Il nostro sistema previdenziale viene definito “a ripartizione” e la sua caratteristica principale è quella di utilizzare i contributi versati dai lavoratori per pagare le pensioni attuali.
Dunque i contributi non vengono accantonati sulla nostra posizione individuale, ma in virtù di un vero e proprio patto tra generazioni, sono utilizzati per finanziare la spesa previdenziale.
L’augurio allora è che qualcuno, un domani, possa contribuire a pagare le nostre pensioni.
Per comprendere meglio la tabella sopra riportata, immagina di lavorare per la società Tech, di guadagnare 2000 euro al mese ed oggi è il giorno in cui vai in pensione.
Dal mese successivo dovrai vivere con 1200 euro al mese, infatti secondo lo studio della Ragioneria dello Stato, la tua pensione sarà pari a circa il 60% del tuo ultimo reddito.
Pertanto, se non hai altre risorse economiche, dovrai rinunciare a parte delle tue abitudini; meno vacanze, meno acquisti, meno cinema, meno feste, insomma meno tutto!
Oppure per mantenere le stesse abitudini economiche dovrai continuare a lavorare. Per evitare tutto ciò devi iniziare a risparmiare qualche soldo con uno strumento idoneo ed efficace.
In Italia oltre al Sistema Previdenziale Pubblico, detto anche 1° pilastro della previdenza, c’è un sistema pensionistico privato.
In quest’ultimo sistema, Il Fondo Pensione è lo strumento tecnico, individuato dal legislatore al fine di garantire ai lavoratori una pensione integrativa a quella pubblica.
La normativa del fondo pensione è stata introdotta in modo organico con il decreto legislativo 21 aprile 1993 n.124, e successivamente sviluppata con il D.lgs.5 dicembre 2005 n.252.
Ci sono due modalità con cui posso aprire il fondo pensione: Aderendo ad un accordo collettivo predisposto dal datore di lavoro (o una convenzione se sono un libero professionista). Questo è il 2° Pilastro della prevvidenza.
Aderendo individualmente con i miei versamenti volontari o con il riferimento del TFR. Si parla in questo caso di 3° Pilastro.
La prima buona notizia è che nel fondo pensione vige il principio di capitalizzazione, e cioè il capitale che versi viene accantonato proprio per te e non per altri.
Ed è un capitale dinamico che può crescere nel medio lungo termine grazie alla gestione di un investitore professionale.
La seconda buona notizia è che la normativa relativa al Fondo Pensione è chiara, semplice e flessibile in modo di adeguarsi facilmente ai tuoi obiettivi personali.
La terza buona notizia è che lo Stato favorisce tutti gli aderenti al Fondo Pensione con una serie di tutele e previlegi speciali.
OGNI GRANDE VIAGGIO INIZIA CON UN PICCOLO PASSO
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