Scenari Inflattivi Divergenti

VENDITA DI CASE ESISTENT

Negli Stati Uniti, la vendita di case esistenti continuerà a rimanere forte nonostante l’aumento delle rate dei mutui?

20.07

MEETING BCE

Durante il meeting il focus sarà sul percorso dei rialzi dei tassi di interesse e sui dettagli riguardati lo strumento di antiframmentazione.

21.07

S&P GLOBAL CONFIDENCE

Gli indici di fiducia indicheranno che la crescita è resiliente dopo il forte calo degli ultimi mesi?

22.07

MEETING FED

La Fed continuerà con un aumento sostenuto dei tassi o annuncerà una posizione più moderata alla luce del rischio di un rallentamento economico?

27.07

  • Il calo dei prezzi delle materie prime negli Stati Uniti potrebbe portare a una lettura favorevole dell’inflazione nel mese di luglio.
  • Ciò nonostante, in Europa, i problemi di approvvigionamento energetico stanno portando ad un aumento del prezzo dell’elettricità, il che potrebbe portare a un’inflazione a due cifre.
  • Questo potrebbe portare la FED ad essere più cauta nell’inasprimento della politica monetaria, mentre la BCE potrebbe diventare più aggressiva. Tutto ciò potrebbe portare ad un possibile rimbalzo dei titoli growth americani, mentre l’Europa potrebbe rivelarsi essere la regione più debole.

Nell’ultimo anno, l’inflazione è stato il tema dominante ed è un fenomeno che ha colpito in modo pressoché uniforme i paesi occidentali, come dimostrano le variazioni anno su anno (YoY) tutte prossime al +9%. Nel prossimo futuro, tuttavia, i tassi di inflazione dovrebbero divergere significativamente, almeno tra gli Stati Uniti e l’Europa.

Negli Stati Uniti l’inflazione ha raggiunto il +9,1% YoY, trainata da un aumento mensile del +1,3%, il sesto aumento mensile più alto degli ultimi 50 anni. Guardando il grafico sottostante si può notare come le componenti energetiche e alimentari da sole rappresentano circa la metà dell’attuale tasso di inflazione.

Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg

Vista la recente correzione delle materie prime (in dollari), il CPI di luglio che verrà rilasciato il 10 agosto potrebbe risultare molto più basso dell’ultima lettura (+9,1% YoY). Questo perché ogni mese il dato di inflazione riporta la variazione dei prezzi tra la metà del mese di riferimento e la metà del mese precedente. Di conseguenza, la variazione di prezzo da metà giugno a metà luglio verrà pubblicata ad agosto. Durante questo periodo, la benzina è diminuita del 10%, il petrolio di circa il 20% e le materie prime agricole del 15%.
Tra le materie prime non alimentari e non energetiche, i metalli industriali sono scesi di circa il 25%, tornando ai livelli di inizio 2021.

È probabile che solo le componenti “vischiose” dell’inflazione (stipendi, alloggi) sosterranno l’inflazione. Tuttavia, l’entità del calo dei prezzi delle materie prime è tale che la variazione su base mensile potrebbe essere addirittura negativa.

Le dinamiche in Europa sono invece molto diverse e non solo a causa della debolezza dell’euro che ha compensato parte del calo delle commodities (prezzate in dollari). Purtroppo l’Europa ha risentito maggiormente delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina, poiché una parte importante delle importazioni europee proviene da questi paesi. Di conseguenza, i prezzi alla produzione in Europa sono aumentati del 36% su base annua e parte di questo aumento sarà inevitabilmente trasferito ai consumatori.

Il problema principale per l’Europa è la dipendenza energetica dalla Russia. I prezzi dell’elettricità, che erano già in aumento nel 2021 a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, sono saliti alle stelle da quando la Russia è diventata dapprima più minacciosa e poi ha invaso l’Ucraina. Mentre i prezzi dell’elettricità in un primo momento sono aumentati di tre volte per poi diminuire, da metà giugno hanno iniziato un aumento più persistente che sembra essere giustificato dall’uso del gas da parte della Russia come arma contro l’Europa. La Russia ha prima tagliato le forniture provenienti dal gasdotto «Nord Stream 1», per poi chiuderlo completamente durante la manutenzione programmata agli impianti.

Non è noto se la Russia riprenderà le forniture di gas all’Europa dopo la manutenzione. I prezzi dell’elettricità in Germania sono più che raddoppiati da metà giugno, prima che una parte dell’aumento fosse annullato. I prezzi dell’energia elettrica sono ora dieci volte superiori a quelli di fine 2019. È impensabile che questo aumento non si ripercuoterà sui beni e servizi prodotti in Europa, con un forte impatto sull’inflazione europea.

Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg

Queste dinamiche si stanno verificando nel momento peggiore possibile, poiché l’effetto base per i prossimi tre mesi è assolutamente sfavorevole: in Europa, da luglio a settembre 2021, i prezzi sono aumentati in media di meno dello 0,3% mese su mese (MoM). È probabile che l’aumento mese su mese nei prossimi mesi sarà significativamente più alto. Dato che l’inflazione europea è già all’8,6%, in autunno potrebbe salire a doppia cifra. La lettura preliminare di luglio sarà pubblicata il 29 luglio.

Queste tendenze divergenti avranno impatti profondi sulle decisioni che saranno messe in atto da Fed e BCE, con notevoli implicazioni per i mercati finanziari.

La BCE si troverà nella posizione più difficile in quanto sarà costretta ad agire con più vigore per cercare di arginare un’inflazione incontrollata, malgrado il fatto che ci si trova in un contesto in cui l’inflazione dei costi contribuirà a indurre un rallentamento economico ed è inoltre causata da fattori che esulano dal controllo diretto. Lo scenario stagflazionistico diventa dunque sempre più probabile in Europa.

Negli Stati Uniti, ad agosto, una lettura favorevole dell’inflazione potrebbe innescare un rimbalzo, almeno temporaneo, del mercato azionario, in particolare per quei titoli, settori e stili che hanno sofferto di più nel primo semestre a causa dell’aspettativa di un inasprimento graduale della politica monetaria da parte della Fed. La caratteristica ridotta liquidità di agosto potrebbe eventualmente portare a un movimento piuttosto esteso, soprattutto se la stagione dei report appena iniziata si rivelerà migliore del previsto.

Asset Allocation View

Equity

Developed Markets

Emerging Markets

Fixed Income

Developed Markets Sovereign

Developed Markets Corporate

Emerging Markets

Commodities

Currencies

Segue commento

under

neutral

over

Equity

Developed Markets

View aumentata a neutrale. Di recente, sembra che i mercati azionari stiano cercando di stabilire una base da cui partire per lanciare un tanto atteso rally ribassista. La stagione degli utili sarà cruciale a questo riguardo, poiché le aspettative sugli utili rimangono piuttosto elevate, come avevamo elaborato nella scorsa edizione. Altrettanto critiche saranno le decisioni di politica monetaria e le indicazioni prospettiche della Fed e della BCE quando si incontreranno alla fine di questo mese. In termini di regioni, l’Europa è l’area su cui si mantiene una visione più cauta.

US

Europe

Japan

Emerging Markets

View mantenuta in leggero sottopeso. Nei paesi emergenti si è interrotto bruscamente il periodo di sovraperformance registrato nel trimestre precedente. Il mercato azionario cinese è stato influenzato dall’annuncio da parte del governo di un nuovo cambio di posizione sulla politica di contenimento del Covid, mentre i paesi più dipendenti dalle esportazioni di materie prime hanno subito la relativa violenta correzione.

Asia Ex-Japan

EEMEA

LATAM

Fixed Income

Developed Markets Sovereign

View mantenuta neutrale. Il recente rialzo dei tassi di interesse ha riportato l’intera curva dei rendimenti a livelli poco attraenti. Dato il rischio di un rallentamento economico, una posizione corta è sconsigliata, ma la possibilità di un’ulteriore accelerazione dell’inflazione, soprattutto in Europa, suggerisce che neanche le posizioni lunghe sono così raccomandate. Solo i segmenti molto brevi delle curve (fino a 6 mesi di scadenza) sono rilevanti e possono essere utilizzati come rifugio sicuro.

EU Core

EU Periphery

US Treasury

Japanese JGB

Developed Markets Corporate

View mantenuta in leggero sovrappeso. Tra le obbligazioni corporate, le obbligazioni investment grade e in particolare le obbligazioni ibride europee hanno raggiunto livelli di spread e YTM tali che vale la pena ricominciare ad accumulare, anche se si dovesse concretizzare un rallentamento economico. Al contrario, si consiglia ancora cautela sugli High Yield, che potrebbero avere ancora qualche ribasso in caso di flessione della crescita globale.

IG Europe

IG US

HY Europe

HY US

Emerging Markets

View mantenuta in leggero sottopeso. Nonostante gli spread abbiano raggiunto livelli elevati, è ragionevole aspettarsi che le obbligazioni dei mercati in via di sviluppo rimarranno sotto stress fintanto che le banche centrali dei mercati sviluppati continueranno a rilasciare dichiarazioni sempre più aggressive, nonché in caso di rallentamento economico globale.

Local Currency

Hard Currency IG

Hard Currency HY

Commodities

View mantenuta neutrale. Alla luce delle politiche monetarie sempre più restrittive delle banche centrali occidentali, si è più cauti sui metalli preziosi. Quest’ultimi, che sono privi di capacità di generare flussi di cassa, stanno affrontando una crescente concorrenza da parte dei titoli di stato statunitensi. La profonda correzione delle materie prime sta creando un’opportunità di acquisto tattica, in particolare nei metalli industriali, che in alcuni casi sono tornati ai livelli di inizio 2021. Anche il giudizio sulle materie prime agricole rimane positivo.

Precious

Energy

Industrial

Agricultural

Currencies

Dollaro USA: view mantenuta neutrale. Dopo il forte apprezzamento delle ultime settimane, il Dollaro potrebbe entrare in una fase di temporaneo consolidamento. Tuttavia, nel medio termine si ritiene ancora che il dollaro abbia ulteriori margini di apprezzamento considerando che la Federal Reserve si sta rivelando la banca centrale più aggressiva nell’inasprimento della politica monetaria, e che – di norma – in caso di rallentamento dell’economia mondiale o di maggiore avversione al rischio il dollaro tende ad apprezzarsi.

Euro: view neutrale. Nonostante il fatto che l’indebolimento degli ultimi mesi, le difficoltà di approvvigionamento energetico e il rischio di elezioni anticipate in Italia continuano a pesare sulla valuta.

Renminbi cinese: vie mantenuta neutrale, ma con orientamento ribassista. L’imprevedibilità delle decisioni del governo, la crisi senza fine del settore immobiliare e la posizione dubbia della Cina riguardo al conflitto in Ucraina stanno pesando sulla volontà degli investitori di investire nella Cina continentale.

Valute emergenti: mantenuta analogamente una view neutrale, ma con un orientamento ribassista in vista della pesante correzione delle materie prime e della possibilità di un rallentamento economico nella seconda parte dell’anno.

Euro

USD

CNY

Other EM

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